Esportare in Corea del Sud è una scelta valida per le aziende italiane? La Corea del Sud è un Paese asiatico che offre interessanti opportunità di export per le aziende italiane in molti settori, non ancora pienamente utilizzate. Spesso infatti la scelta della Corea del Sud come Paese di destinazione dei propri prodotti passa in secondo piano in favore di altri Paesi asiatici come la Cina e il Giappone.
In questo report facciamo il punto sulla Corea del Sud: la situazione economica, come è stata affrontata la crisi Covid e quale percezione e appeal ha il Made in Italy. Con l’occasione presentiamo inoltre due importanti fiere per gli operatori del settore Food e Horeca.
Corea del Sud: lo scenario economico
La Repubblica di Corea ha una popolazione di oltre 51 milioni di abitanti ed è una delle quattro potenze economiche asiatiche, le cosiddette “tigri asiatiche”. Sono sudcoreane alcune tra le aziende leader mondiali nei settori hi-tech (Samsung, LG) e automotive (Hyundai-Kia). Con la sua economia dinamica, reattiva e caratterizzata da alti tassi di crescita, nel 2020 la Corea si è collocata al decimo posto mondiale per PIL in base ai dati OCSE e nel 2021 si stima che salirà al nono posto.
La Corea del Sud è riuscita a contenere in modo efficace la pandemia Covid-19 già nel secondo semestre 2020 e ha contenuto il calo del Pil all’1%, con una performance considerata la terza migliore tra i G20.
Nel primo trimestre 2021 i dati ufficiali dimostrano un ritorno ai livelli economici pre-Covid, in anticipo sulle previsioni più ottimistiche, a conferma del suo primato nella capacità di ripresa. Il tasso di crescita economica complessivo dovrebbe attestarsi al 6,5% nel 2021, confermando la centralità della Corea del Sud come motore per una ripresa globale sostenibile. Il tasso di disoccupazione poco superiore al 4% e gli investimenti diretti esteri testimoniamo un’economia in espansione.
La percezione del Made in Italy in Corea del Sud
L’Italia è da tempo considerata un’icona di stile dai consumatori sudcoreani, che apprezzano l’eleganza equilibrata e la creatività italiana e conoscono bene i brand italiani sia nel campo della moda che della gioielleria, dell’arredo e del food. Il Made in Italy è molto apprezzato dai consumatori di tutte le fasce d’età, anche in virtù del loro ottimo potere d’acquisto (una media di 10mila dollari annui pro capite). Camminando nei quartieri eleganti di Seoul, negli ultimi anni è tutto un fiorire di prodotti italiani nelle vetrine più prestigiose: vino, caffè, prodotti enogastronomici, oggetti di design e per la casa, brand di moda indipendenti oltre alle grandi firme tradizionalmente conosciute.
La pelletteria e l’abbigliamento italiano godono di una preferenza entusiasta e stabile in Corea del Sud, che nel 2018 si è dimostrato il mercato più dinamico tra i top 30 Paesi dell’export italiano, seguite a ruota dai mobili, con un vero exploit delle vendite di cucine e illuminotecnica italiana, dalla gioielleria, dal tessile e dall’alimentare.
L’export del Made in Italy in Corea del Sud
I rapporti commerciali tra l’Italia e Seul sono tradizionalmente saldi e nel 2018 hanno raggiunto il valore record di 9,6 miliardi di euro. Nel 2019 l’export italiano in Corea del Sud ha avuto un balzo in avanti, crescendo del 10,7%, con un valore di 4,6 miliardi di euro.
L’Italia si posiziona al 21° posto nel Mondo per quanto riguarda le esportazioni dirette alla Corea del Sud, è il 5° fornitore europeo con il 9,9% delle esportazioni UE. L’Italia sale al 1° posto nell’Unione se si considerano i settori di micro e piccola impresa (MPI) – alimentare, moda con gioielleria e occhialeria, arredamento e prodotti in metallo – con il 27,5% delle esportazioni dell’Unione Europea verso il mercato coreano. Nel settore calzaturiero e pelletteria l’Italia è al primo posto tra i Paesi fornitori di Seul.
Altre voci di export italiane stabili in Corea del Sud sono quelle relative ai macchinari e alla componentistica industriale e alla chimica.
Gli studi di settore prevedono l’incremento dell’export italiano di circa il 6% annuo fino al 2025, con ampi spazi di crescita per i settori arredo, moda, accessori per la casa, lifestyle e food. La Corea è tra i 5 Paesi chiave che segneranno la ripresa del Made in Italy, insieme a Germania, Svizzera, Cina e Singapore.
A facilitare gli scambi commerciali, dal 1 luglio 2011 è in vigore l’accordo di libero scambio Unione Europea-Corea del Sud, nato per migliorare la competitività europea attraverso l’eliminazione delle tariffe doganali, lo smantellamento delle barriere non tariffarie, la liberalizzazione dei mercati dei servizi e la tutela delle indicazioni geografiche.
Nei cinque anni successivi all’entrata in vigore dell’accordo sono stati eliminati i dazi, da entrambe le parti, per il 98,7% delle linee tariffarie relative a prodotti sia industriali che agricoli, e sono state abolite molte barriere non tariffarie che impedivano il libero scambio nel settore automobilistico, farmaceutico, medico-sanitario, elettronico.
Nei primi 8 anni di applicazione, l’interscambio commerciale è cresciuto del 49,1%, mentre l’export italiano tra il 2010 ed il 2019 è aumentato dell’81,6%.
COEX FOOD WEEK, la fiera coreana per il settore enogastronomico
Considerando il momento favorevole che stanno vivendo il Made in Italy e il settore Food in Corea del Sud, segnaliamo 2 fiere professionali leader per il settore enogastronomico a livello business.
Entrambi gli eventi sono rivolti ai professionisti del mondo Horeca: ristorazione professionale, catene di bar e ristoranti, grande distribuzione, bartender, catene specializzate in dietetica e alimentazione salutista. L’esposizione è aperta ai fornitori di ingredienti e materie prime, attrezzature, macchinari e tecnologie per la preparazione e somministrazione, fino all’arredamento dei negozi, bar e ristoranti.
La COEX FOOD WEEK si svolgerà a Seoul dal 2 al 5 novembre 2022
La principale manifestazione sudcoreana del settore e ha il supporto del Ministero dell’Agricoltura e altri enti governativi
È strutturata con eventi specializzati dedicati a:
- Food Industry (Technology Show Korea)
- KITCHEN FAIR
- BAKERY FAIR
- DESSERT SHOW
Ha un fitto calendario di conferenze, workshop ed eventi online.
L’edizione 2021, svoltasi a novembre, è stata un esempio della capacità organizzativa della Corea del Sud di organizzare grandi eventi in piena sicurezza durante l’emergenza Covid, con una serie di regole che hanno permesso di limitare il diffondersi dell’epidemia in Corea del Sud. All’edizione 2021 erano presenti 310 aziende con oltre 550 stand, 16,872 visitatori e 1,029 Buyers, sia online che in presenza.
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