Prospettive, strategie e mercati per le aziende del Made in Italy
La crisi del 2020 ha colpito pesantemente le aziende italiane del comparto arredo, complementi per la casa, design e illuminotecnica, che costituiscono una larga fetta del Made in Italy e che hanno nell’export una fetta preponderante del fatturato. Il calo medio in tutto il mondo è intorno al 20%, con l’Europa a dare le performances peggiori (UK -23%; Italia -22%, Francia -19%), il Nord America a – 10% e solo la Cina a chiudere in pareggio rispetto al 2019.
Gli osservatori dicono che il 2021 sarà l’anno della ripresa e del rimbalzo. Vediamo come, basandoci sui dati dello studio condotto da un panel di esperti per la Fondazione Altagamma, l’associazione di imprese che difende e promuove la creatività e la cultura del Made in Italy nel mondo.
Il nuovo ruolo della casa: un trend emergente in tutto il mondo
Prima di concentrarci sui numeri, parliamo di un trend che si sta affermando a livello internazionale e che apre nuovi spazi per le aziende italiane dell’arredo e illuminazione.
Le restrizioni dovute all’emergenza Covid-19 hanno riguardato i consumatori in tutto il mondo, facendo scoprire una nuova centralità della casa. Per mesi la casa è stata il fulcro della vita delle persone e ha dovuto rapidamente far fronte a nuove esigenze: lo smart working, la didattica a distanza, gli spazi da adattare per il tempo libero, l’attività sportiva indoor e l’intrattenimento i bambini. È cresciuta l’esigenza di rendere lo spazio domestico multifunzionale, flessibile e smart, con l’aiuto della tecnologia, della domotica, di un nuovo concept di arredo e di accessori e di un’illuminazione mirata per i vari usi degli ambienti domestici.
Questa tendenza continuerà e le persone saranno sempre più propense a investire per migliorare le funzionalità della casa. Si affermerà l’interesse per le esperienze domestiche di svago, servizi a domicilio personalizzati e on demand (come le società di home decor che consegnano bouquet floreali, kit per addobbare la casa per Natale, box con ingredienti e istruzioni per cene e aperitivi a domicilio, da preparare nella comodità di casa).
Si aprono nuovi spazi per le aziende che lavorano nel settore home e lifestyle. La sfida sarà comunicare questa evoluzione dell’offerta, promuoverla e valorizzarla con una strategia adeguata.
Le prospettive dell’export nel 2021 per i vari mercati
Le stime degli esperti danno tutti i mercati in crescita nel 2021, anche se devono fare i conti con l’incertezza della situazione post-Covid, condizionata da tanti fattori.
In generale, le previsioni per aree di destinazione sono:
- Asia: +17% , con la Cina a fare da apripista e le prospettive incoraggianti della Corea del Sud
- Giappone: +11% in cui si evidenzia l’ottima tenuta dei brand italiani
- USA e Canada: +14%, con un’estrema dinamicità dei mercati già dai primi mesi del 2021
- Centro e Sud America: +10%
- Europa: +12%
- Middle East: +9%
Come cavalcare la ripresa: consigli strategici per le aziende
Per sfruttare le possibilità di crescita del 2021, è opportuno che le aziende mettano in atto delle azioni mirate. Secondo gli esperti, la strategia di export dovrebbe:
- coprire più mercati in varie aree geografiche, in modo da bilanciare mercati a crescita più lenta con altri più reattivi e rispondere meglio alle fluttuazioni cicliche dei mercati
- presidiare i mercati esteri con fiere ed eventi mirati: l’importanza delle fiere è segnalata da tutti gli studi di scenario e c’è molta attesa per il ritorno degli eventi espositivi fisici. Sarà l’approccio a cambiare: rispetto alla consuetudine di partecipare a una sola grande fiera di richiamo internazionale (spesso in prossimità, in Italia o in Francia e Germania) è preferibile partecipare a più fiere autorevoli nelle varie aree geografiche, con una presenza studiata a tavolino con gli organizzatori, che offrono modalità sempre più personalizzabili e coinvolgenti per l’utente: dall’organizzazione di panel e conferenze agli eventi e alle visite guidate esperienziali dedicate a un pubblico selezionato, fino alle soluzioni che integrano visita fisica e virtuale. Da tenere d’occhio le misure di incentivi governativi a sostegno dell’export (non ancora pubblicate al momento in cui scriviamo l’articolo) destinate alle aziende del Made in Italy
- presidiare i vari mercati con una filiale commerciale o un agente qualificato in loco o con la presenza presso un distributore specializzato nel Made in Italy, con un portfolio di brand coerenti con il posizionamento del proprio prodotto
- sviluppare una presenza online stabile, in modo da sviluppare un dialogo e una familiarità con le fasce di consumatori più tecnologici e alla Generazione Z